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Dallara: “Puntiamo sull’inventiva del singolo e sul suo coinvolgimento fino al prodotto finito”

Capacità di innovazione, legame con il territorio, investimenti nell’ottica della responsabilità sociale d’impresa: questi i cardini di un’azienda quale la Dallara Automobili, raccontati dal suo fondatore e attuale presidente, Giampaolo Dallara, nominato Cavaliere del Lavoro nel 2016 e protagonista dell’incontro che si è svolto al Collegio del 27 marzo scorso.
La sua impresa vanta collaborazioni eccellenti nell’ambito delle corse automobilistiche (Enzo Ferrari e suo figlio Piero in primis) sia nella Motor Valley emiliana che oltreoceano. La permanenza a Varano de’ Melegari, suo paese d’origine, è resa possibile dall’alta specificità della produzione e da scelte dettate da quello che lo stesso imprenditore definisce “egoismo lungimirante”, ossia la decisione di offrire un supporto agli istituti tecnici locali, i migliori attualmente in Italia, per la formazione di nuovi ingegneri del settore. Queste figure, secondo il Cavaliere del Lavoro, dovrebbero possedere, oltre alle conoscenze necessarie per l’ingresso nel mercato del lavoro, le competenze per il loro continuo aggiornamento professionale e creativo: “La nostra attività è un modo diverso di fare artigianato – spiega – È l’inventiva del singolo che spinge un progetto e di esso viene reso partecipe fino al completamento”.
Dallara analizza, infine, l’evoluzione subita dal trasporto privato nei decenni, fino alle ultime innovazioni su vetture a guida autonoma che spingeranno l’industria di settore verso la mobilità efficiente ed elimineranno, non senza una nota d’amarezza, l’aspetto emotivo dell’automobilismo: “In aereo – chiude l’imprenditore – non si guarda il marchio del singolo modello, ma la comodità del suo sedile”.