Che cos’è il liberalismo? È questa la domanda discussa il 9 febbraio con i professori Giovanni Orsina e Franco Chiarenza.
Per il professor Orsina il liberalismo è una “ideologia” e come tale “indefinito, malleabile e privo di confini sino a quando non si poggia a una istituzione storica che ne fonda l’ortodossia”. Il suo centro è nella figura dell’individuo, che pone dei vincoli al potere tramite gli strumenti della rappresentanza politica e dei diritti di libertà individuali.
Questa impostazione prevede però un altro interrogativo fondamentale, ovvero chi sia l’individuo, e, qualora egli non sia in grado di effettuare delle scelte, chi debba farlo per lui.
Il professor Chiarenza invece considera il liberalismo dal punto di vista relativistico, e sostiene che il liberalismo sia un metodo, un terreno neutro per un confronto alla ricerca di regole, e le nuove sfide che lo proiettano verso il futuro siano la globalizzazione, i temi proposti dall’etica, e l’avvento futuro della democrazia elettronica.
Nonostante le differenze di pensiero, i due colleghi hanno convenuto infine sull’obiettivo del liberalismo, ovvero tendere alla potenziale uguaglianza delle opportunità dell’individuo.