Il 14 dicembre 2009 è stato ospite del Collegio il professor Gustavo Piga, Direttore del Master in Procurement Management a Tor Vergata, che ha affrontato il problema della gestione degli appalti, ponendo questioni spesso di principio e non solo di metodo: cos’è la “concorrenza”? È essa auspicabile? Se sì, in qualità di mezzo o di fine?
La discussione si è sviluppata a partire dall’esperienza diretta dell’oratore e da un articolo di recente apparso sulla «American Economic Review» , scritto da tre ricercatori italiani. Dallo studio è emerso che in Italia si registra un’eccessiva pubblicazione delle gare a fronte di un alto tasso di corruzione percepita e che gli sprechi sono più spesso frutto di una corruzione “passiva” (l’ignoranza di colui che gestisce la cosa pubblica) che “attiva”. Le soluzioni possibili sono: in via preventiva una maggiore competenza dei gestori delle gare e, a posteriori, il coinvolgimento di un pubblico meglio informato con funzione di controllo.
È stato un tentativo di “attraversare lo specchio” (citando L. Carrol) della questione degli appalti, per vedere cosa vi si celi dietro, risalendo alla reale semantica di termini altrimenti vanamente sterili.