Il 4 Maggio 2010 è stato ospite del Collegio l’On. Pierluigi Castagnetti, deputato del Pd, già vicepresidente della Camera dei Deputati nella XVI legislatura. Il suo intervento si è incentrato su una parte della storia italiana, quella degli anni ’60-’70, ed in particolare sulla figura centralissima di Aldo Moro. La discussione sull’Italia politica di quegli anni si è sviluppata a partire dall’esperienza diretta dell’oratore, collaboratore di Don Dossetti, esponente del movimento giovanile e poi deputato dal 1987. Aldo Moro, professore prima che politico, uomo curiosissimo e lungimirante, si presenta come il protagonista di quegli anni, capace di costruire un duraturo e fruttuoso dialogo prima con i socialisti e poi con i comunisti di Berlinguer (e per questo ucciso dalle Br). Moro, ben consapevole delle caratteristiche peculiari di una democrazia “bloccata” come quella italiana, così come del ruolo della Chiesa e, a livello internazionale, degli Usa, puntò decisamente a “normalizzarla”, interpretando con coraggio, come nel caso del divorzio, il cambiamento dei tempi. Il suo pensiero resta probabilmente il più alto esempio, nella storia repubblicana, di capacità di pensare scenari nuovi, rimanendo pragmaticamente ancorati alla realtà.