Il secondo appuntamento sulle tematiche dell’immigrazione ha visto protagonista l’On. Isabella Bertolini, membro della I Commissione permanente Affari Costituzionali della Camera.
L’On. Bertolini ha esordito sottolineando i limiti dei modelli ai quali si sono finora ispirati i principali paesi europei, a partire da quello della “assimilazione” proprio dell’esperienza francese e da quello del “multiculturalismo” che ha caratterizzato il Regno Unito.
L’Italia è arrivata più tardi degli altri a confrontarsi con questo problema e si trova proprio per questo nella necessità – che è anche una opportunità – di cercare una “via nuova” per l’integrazione: l’immigrazione rappresenta sicuramente un’importante piattaforma di confronto sociale e culturale e una notevole risorsa, ma comporta anche “costi” significativi a livello sociale ed economico, che sarebbe semplicistico eludere o addirittura ignorare.
L’On. Bertolini ha quindi presentato e discusso le linee portanti dell’azione dell’attuale maggioranza e dell’attuale Governo, che ha ritenuto di introdurre limitazioni all’ingresso dei migranti (quali il possesso di un regolare contratto di lavoro in Italia) proprio per garantire loro condizioni di vita dignitose e combattere efficacemente le conseguenze della clandestinità sul piano della sicurezza e della legalità.
I temi della cittadinanza e dell’integrazione linguistica e culturale sono e resteranno, in questa prospettiva, cruciali.