Menu

Meral Özgüç: una donna nella ricerca.

Un ricco dibattito in lingua inglese con la genetista turca Meral Özgüç. Dalla formazione negli Stati Uniti alla prima Banca del DNA in Turchia.

Normal
0
14

false
false
false

MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:”Times New Roman”;
mso-ansi-language:#0400;
mso-fareast-language:#0400;
mso-bidi-language:#0400;}

La sera del 24 febbraio si è tenuto l’incontro con la genetista turca Meral Özgüç, docente e ricercatrice dell’Università di Ankara. Nata inizialmente come chimica, si specializza prima nel campo della biochimica e poi in biologia e genetica negli Stati Uniti. Insegna in Europa per poi tornare in Turchia, dove attualmente è direttrice della prima Banca del DNA del paese.

L’incontro, che si è svolto interamente in inglese, è stato organizzato in forma di dibattito. Le domande degli studenti hanno spaziato dall’ambito medico alla bioetica fino alla politica, in modo da delineare un quadro pressoché completo della condizione della ricerca e del ruolo professionale della donna in una realtà così dinamica come quella attuale della Turchia. In campo biomedico, la professoressa Özgüç ha sottolineato che la ricerca in Turchia può fare molto soprattutto per le malattie a trasmissione genetica, data la frequenza dei matrimoni tra consanguinei; si è dimostrata poi fiduciosa verso le potenzialità delle cellule staminali e favorevole ai progressi dell’ingegneria genetica, se guidati da regole universalmente condivise. La genetista si è inoltre soffermata sulla mancanza di fondi che affligge anche le Università turche.

Ci sono comunque, soprattutto se rientrano dall’estero, spazi di lavoro e carriera per i giovani ricercatori, che stanno tornando in patria anche per questo motivo. Lei stessa, infine, si è dichiarata felice di aver fatto a suo tempo questa scelta e di poter contribuire allo sviluppo del proprio paese.