L’incontro, svoltosi nella sede del Consolato Generale d’Italia a Shanghai, si è aperto con l’intervento del console Zaccagnino, che ha iniziato la sua prolusione offrendo agli studenti un quadro semplice e puntuale delle attività svolte dal Consolato, competente per la circoscrizione consolare di Shanghai, province del Zhejiang, Jiangsu e Anhui.
Il console Zaccagnino si è soffermato in particolare sul tema dei visti che il consolato concede ai cittadini cinesi che intendono giungere in Italia, presentando statistiche relative alle diverse categorie di visto e tipologie di viaggio. La dott.ssa Zaccagnino ha risposto infine alle domande degli studenti sulla propria carriera accademica e sulle tappe che le hanno permesso di giungere ad una sede tanto importante.
La visita è proseguita con l’intervento del dott. Paolo Sabbatini, laureato del Collegio Universitario “Lamaro Pozzani” e oggi direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai. Dopo la laurea in Scienze Politiche, conseguita presso l’Università di Roma La Sapienza, il dott. Sabbatini ha ricoperto posizioni di responsabilità in seno al Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), al Ministero degli Esteri italiano, all’UNICEF e infine all’organizzazione non governativa World Vision. A partire dal 1 febbraio 2006 dirige l’IIC di Shanghai, con l’obiettivo di diffondere e promuovere la lingua e la cultura italiana in Cina e sviluppare i rapporti bilaterali italo-cinesi nei settori culturale ed educativo.
Per perseguire le proprie finalità, l’IIC Shanghai organizza eventi, mostre e manifestazioni culturali; stabilisce rapporti di collaborazione con istituzioni, enti e personalità del mondo culturale e scientifico cinese, così come con studenti e ricercatori italiani. Il dott. Sabbatini ha spiegato poi contenuti e finalità dell’iniziativa del “Campus Sino-Italiano”, da lui coordinata. Si tratta di un progetto che offre a studenti di ingegneria del Politecnico di Milano, del Politecnico di Torino e dell’Università Tong-Ji di Shanghai la possibilità di conseguire una doppia laurea, dopo aver trascorso un periodo di studio rispettivamente in Cina o in Italia.
Al termine dell’incontro, gli studenti hanno festeggiato i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia insieme alla comunità italiana di Shanghai.