“When you go to heaven please do not bring your organs”. Così il Professor Frank Madsen, ricercatore al Von Hügel Institute presso il St. Edmund’s College dell’università di Cambridge, ha aperto con questa citazione il suo intervento incentrato sul tema del traffico internazionale di organi.
Dell’argomento si sta occupando un gruppo di ricerca coordinato dallo stesso prof. Madsen, che ne ha subito sottolineato l’ampiezza e la complessità, da diversi punti di vista: medico, sociologico, legale, antropologico, commerciale e criminologico.
Nel corso dell’incontro, grande attenzione è stata rivolta agli elementi che hanno reso possibile lo sviluppo di un “mercato” illegale degli organi. Primo fra tutti la povertà, che in molti paesi del mondo spinge persone anche molto giovani a vendere parti del proprio corpo. È stata poi presa in considerazione l’importanza centrale delle coscienze individuali, affrontando il problema delle biasimevoli pratiche mediche di chi si mette al servizio delle organizzazioni criminali e quello del cosiddetto “turismo dei trapianti”, fenomeno in continua crescita.
Il professore ha terminato l’incontro invitando a riflettere sul senso più profondo dell’essere una persona e auspicando una maggiore fiducia degli uomini nella società. Quella che egli definisce denied demand di organi, può essere colmata a suo avviso non solo e non tanto reprimendo il traffico illecito, ma aumentando il numero delle donazioni.