Gli studenti del Collegio hanno incontrato Claudio Gentili, direttore del settore education di Confindustria e della rivista della Fondazione “La Società” della Fondazione Giuseppe Toniolo.
L’intervento si è aperto con la presentazione di alcuni dati sullo stato di salute dell’università italiana. Ad oggi, purtroppo, nessuno dei nostri atenei si trova tra i primi cento nelle classifiche internazionali. Il relatore ha quindi esposto le proposte di Confindustria, che puntano fra l’altro ad una riduzione degli sprechi, al commissariamento degli atenei governati male e alla libertà di determinare l’ammontare delle tasse e di scegliere i docenti migliori.
Un tema sul quale l’ospite si è concentrato è quello della connessione tra mondo accademico e mondo lavorativo. In quest’ottica, il dottor Gentili ha illustrato il grande equivoco del dottorato, che in Italia viene scelto come strada maestra per intraprendere la carriera universitaria, trascurando la possibilità offerta altrove dal PhD di trovare impiego nelle aziende. Ha inoltre sostenuto l’idea che lo studente debba accedere al mercato del lavoro anche prima di terminare il percorso di studi – opportunità offerta da iniziative come il Programma Leonardo, il progetto MAE – CRUI, nonché dall’ipotesi del “dottorato industriale”.
È stata infine affrontata la questione del valore legale del titolo di studio, evidenziando la confusione tra il concetto di valore legale scolastico e quello di abilitazione professionale, dovuta anche alla stratificazione di diverse normative. Il valore legale, ad avviso di Gentili, dovrebbe essere mantenuto solo come strumento di tutela dello studente, eliminando tutti gli automatismi che oggi conducono a uno scarso riconoscimento del merito nel settore pubblico.