Menu

Stefano Ceccanti: la conclusione del lavoro dei saggi.

La creazione della due commissioni di saggi, la logica dietro la loro costituzione, ciò di cui ciascuna si doveva occupare, le conclusioni alle quali si è giunti: questo l’argomento affrontato il 7 novembre col professore Stefano Ceccanti.

Lo spinoso problema della crisi istituzionale italiana è stato affrontato prima di tutto in un’ottica prettamente nazionale, sottolineando le problematiche derivate dal passaggio tra la prima e la seconda repubblica, dalla debolezza dei partiti, dalle evidenti falle del contemporaneo sistema elettorale e, ultimo ma non meno importante elemento, dalla “tempistica” della conclusione dei lavori della seconda commissione dei saggi, che non si è incrociata come era stato previsto con l’agenda dei lavori parlamentari dalla quale dipende l’effettiva realizzazione delle proposte. Per quanto riguarda il sistema elettorale – uno degli argomenti centrali nel dibattito politico – il senatore Ceccanti ha ricordato che la grande maggioranza dei “saggi” ha concordato sulla opportunità di prevedere uno “spareggio” fra le coalizioni più votate, per evitare il riprodursi di situazioni di stallo analoghe a quelle che stiamo vivendo in questa legislatura.

È stata anche fornita un’analisi di più ampio respiro circa la posizione dell’Italia nell’Unione Europea e sulle differenze tra il sistema politico italiano e quello delle altre democrazie del continente, con particolare riferimento a quella tedesca.