Giuseppe Parigi, capo del Servizio Relazioni internazionali del Dipartimento di Economia e Statistica della Banca d’Italia, ha illustrato agli studenti del Collegio il ruolo ricoperto da Banca d’Italia nel mondo, evidenziando l’importanza dei rapporti internazionali e della partnership con le altre banche centrali. Su questo aspetto si è soffermato, nel suo intervento introduttivo, anche Ercole Pellicanò, membro della Commissione per le attività di formazione della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro.
Banca d’Italia è presente in molti Paesi, con decine di funzionari che lavorano nelle istituzioni europee ed internazionali, come la BCE e il Fondo monetario internazionale, con un occhio sempre attento alle nazioni al di fuori dell’eurozona. Il dott. Parigi ha anche messo l’accento sull’influenza delle banche multilaterali di Sviluppo, nate con l’obiettivo di promuovere la crescita economica in diverse aree del mondo, per poi sottolineare il ruolo crescente che la “rete estera” della Banca svolge oggi in collaborazione con molte delle nostre Ambasciate. «Noi non lavoriamo per la Banca d’Italia – ha concluso il dott. Parigi – ma per lo Stato» ed è appunto su questo contributo di credibilità e competenza, che fa di questa istituzione un vero e proprio fiore all’occhiello italiano all’estero, che è ritornato il Cavaliere Pellicanò concludendo la serata. Hanno partecipato all’incontro anche Roberto Cercone, Alberto Felettigh e Valerio Lolini, laureati del Collegio che, insieme a molti altri, appartenenti a diverse generazioni di allievi, lavorano in Banca d’Italia.