A pochi giorni dal referendum costituzionale, tra le stoccate di un acceso dibattito, i costituzionalisti Giovanni Guzzetta e Massimo Villone hanno illustrato agli allievi del Collegio le ragioni del Sì e quelle del No. Con loro, il Cavaliere del Lavoro Gian Luigi Tosato, professore di diritto dell’Unione Europea nell’Università Luiss di Roma, che ha moderato l’incontro.
Guzzetta ha dichiarato ormai superate le ragioni che spinsero l’Assemblea Costituente a optare per il bicameralismo perfetto, cioè per un sistema nel quale, in presenza di forti polarizzazioni e alla conclusione di una fase storica fra le più drammatiche per il Paese, appariva necessario rafforzare il sistema delle garanzie piuttosto che la governabilità. “Sono più che maturi i tempi per rendere l’Italia un Paese finalmente simile alle altre grandi democrazie – ha detto – In nessuna esiste un sistema come il nostro”.
Per Villone sono proprio i fatti a dimostrare che l’esecutivo, in Italia, è tutt’altro che debole. “In questi ultimi anni – ha spiegato – sono state approvate molte e importanti leggi, con un governo che è in carica da lungo tempo e che si è dimostrato perfettamente capace di assumere decisioni anche controverse e di metterle in pratica”. Villone si è poi soffermato su alcuni aspetti, relativi al procedimento legislativo e alla riforma del Titolo V della Carta costituzionale, per i quali la riforma può apparire non solo inutile, ma perfino rischiosa.
Un confronto nel merito, dunque, ulteriormente sviluppato grazie alle domande dal pubblico. La parola passa ora agli elettori.