Dare visibilità all’artista con sistemi tradizionali che non usano le leve dello shock, dello scandalo e della provocazione. Questo è l’ambizioso obiettivo che si pone la Galleria d’arte Salamon& C. di Milano, la cui direttrice, Lorenza Salamon, è stata ospite del Collegio l’8 maggio scorso. Nipote del fondatore e specializzata in grafiche antiche, incisioni ed arte contemporanea, la dottoressa Salamon ha offerto un’affascinante panoramica dell’evoluzione artistica dal 300 ad oggi, soffermandosi sui momenti di passaggio da un’epoca all’altra. Dall’invenzione della fotografia, alla nascita del movimento impressionista, fino alla più recente “finanziarizzazione dell’arte”, si delinea un processo in cui l’artista perde rilevanza rispetto al gallerista e si può affermare solo attraverso la provocazione. Diversamente, la Galleria da lei gestita, si propone di seguire un approccio più rispettoso, seguendo artisti dalle “vite prudenti”, che riscoprono aspetti tradizionali dell’arte, come Gianluca Corona, Margherita Leoni, Lauro Neri e Safet Zac.