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Formazione e non solo istruzione
Il valore di incontrare gli Alumni

Incontri serali

12.02.2020

di Federico Contadini

Il 10 febbraio 2020 porta con sé il ricordo di un’altra bella serata passata qui al Collegio “Lamaro Pozzani”, in compagnia delle laureate del Collegio e membre dell’Associazione Alumni Marzia Saglietti e Ylenia Venzo, accompagnate dal Presidente della stessa Giorgio Ricci Maccarini.

Eventi come questo, scaturiti dal sodalizio tra il nostro Collegio e l’associazione Alumni, nascono con l’intento di arricchire gli studenti di oggi dell’esperienza di quelli di ieri; è un’esperienza di valore, maturata nei più ambìti contesti lavorativi, cui il Collegio è sempre riuscito a fornire linfa vitale, grazie all’indiscutibile cura che da sempre ripone nella preparazione dei suoi ospiti.

Tale preparazione, tuttavia, non sarebbe completa se non si affiancassero alle tradizionali attività didattiche incontri come questi, in cui s’è potuto saggiare il significato della distinzione tra istruzione e formazione. Quest’ultima, del resto, si dota di un senso più ampio, avendo a che fare con la costruzione di persone prima che di studenti e di lavoratori.

E nel corso della serata a dominare è proprio la riflessione sulla persona, con il tema della consapevolezza di sé e quello dei valori che illuminano più o meno manifestamente la strada degli obiettivi che ci si pone. Spesso sfugge il collegamento, pur strettissimo, tra valori e obiettivi, o si tende a invertirne l’ordine logico. Errore comprensibile, se si pensa che, fin da bambini, ci vien chiesto cosa nella vita vogliamo fare prima che chi vogliamo diventare. La risposta a questa seconda domanda impegna: non può prescindere da una riflessione che si consumi nella propria intimità intorno alle cause delle scelte che compiamo. Note le cause, però, il cammino si fa lieve, giacché è resa più facile la ripetibilità delle stesse scelte nei loro caratteri essenziali, ed è il motivo per cui è bene spendersi in quest’attività di autoanalisi presto e con impegno, per vivere aderenti a sé stessi, conoscendosi, puntando alla miglior versione di sé.

Ecco che allora il “conosci te stesso” di delfica memoria si impone nuovamente, in tutte le sue interpretazioni, compresa la necessità di divenire consapevoli della propria limitatezza, come la sola premessa ineludibile nella costruzione della propria storia.

La riflessione fin qui condotta insieme a Marzia Saglietti, psicologa e docente presso l’Università di Bologna, trova la sua naturale prosecuzione nell’intervento di Ylenia Venzo, che, forte dell’esperienza in Unicredit come HR Business Partner, ha voluto svelare i retroscena dei processi di selezione dei talenti nelle grandi aziende, ove l’investimento nelle persone assume una portata sempre maggiore. L’idea è semplice: nella valutazione del candidato interviene massicciamente il grado di potenzialità inespresse che viene rilevato nel corso delle circa quattro tappe di cui si compone il processo (addio colloquio!).

All’esperienza maturata si preferisce, come indicatore del probabile successo del candidato, il saper imparare dall’esperienza con agilità, il sapersi destreggiare in contesti nuovi con piena padronanza di sé e delle proprie capacità.

Quanto intervenga in tutto ciò la coerenza, nelle proprie dichiarazioni e azioni, a quella versione di sé che si dà come naturale composizione dei propri valori, è importante e bene ricordarlo, specialmente a chi ogni giorno vive per realizzare gli obiettivi altrui, specialmente a ragazzi che, come noi, vivono quotidianamente il dramma della scelta.

Per questo inviamo i ringraziamenti più sentiti a Marzia S., Ylenia V. e Giorgio R.M.