L’esperienza imprenditoriale e personale del Cavaliere Paolo Gentilini è stata il fulcro dell’incontro tenutosi lo scorso ventidue febbraio. L’omonima azienda è in attività nel settore dolciario dal 1890, quando il nonno Pietro Gentilini fondò nel quartiere Esquilino il primo forno.
Tutto comincia quando il nonno Pietro adatta la ricetta del biscotto anglosassone Oswego al gusto italiano, utilizzando ingredienti locali di ottima qualità, dando vita all’ancora caposaldo della gamma di prodotti della Biscotti Gentilini, l’Osvego. Nei primi del Novecento, la produzione inizia una fase di industrializzazione. I biscotti prodotti passano ad essere trentaquattro tipologie e nel 1915 viene brevettato il “treno Gentilini”, immagine scelta per accentuare la ventata avanguardista e cosmopolita del tempo. L’avvento delle guerre novecentesche coinvolge inesorabilmente anche lo stabilimento Gentilini. Il figlio di Pietro, Ettore, subentratogli come presidente, viene catturato e deportato in India dalle truppe alleate, con conseguente sequestro dell’intera attività. Potrà riprendere la produzione soltanto al suo rientro nel primo Dopoguerra, vedendosi trascinato da uno spirito di ripresa molto accentuato, che porta i dipendenti da quindici a quaranta in poco tempo. Il successivo boom economico darà alla Gentilini un’ulteriore spinta e vedrà apparire le famose lattine di biscotti, emblema dell’azienda. L’innovazione interna porterà inoltre all’apertura di nuove produzioni, come quella delle fette biscottate, un grande successo della gamma Gentilini.
Nel 1998 Paolo Gentilini diventa presidente e amministratore delegato e, affacciandosi al terzo millennio, opera una politica di modernizzazione dei processi produttivi e dell’azienda stessa. I forni ormai superati vengono sostituiti da processi automatizzati e il confezionamento cessa di essere manuale, il tutto sempre con l’obiettivo di non sacrificare nemmeno in minima parte la qualità del proprio prodotto. La passione del Cavaliere fa sì che venga ricostruita la storia dell’azienda di famiglia pezzo dopo pezzo, anzi, lattina di biscotti dopo lattina di biscotti, esponendole poi nella nuova sala convegni “Ettore” dello stabilimento Gentilini e reintroducendole come prodotto emblematico della gamma Gentilini. La comunicazione e il restyling grafico sono le due colonne portanti della ristrutturazione, che portano alla creazione dello spot pubblicitario vincitore del quarantaseiesimo Key Award nel 2014 e alla partecipazione alle più grandi fiere dell’industria alimentare italiana, come la Cibus di Parma.
La capacità d’innovazione e l’intraprendenza sono valse a Paolo Gentilini il premio della Lupa Capitolina nel 2010 ed il conferimento della carica di Cavaliere del Lavoro nel 2021. Una splendida storia di un’azienda radicata nella famiglia che è riuscita ad affacciarsi alla modernità, affrontando non poche sfide nel corso dei suoi 133 anni di vita. La Biscotti Gentilini, forte della sua storia ed esperienza, è pronta ad affrontare le prossime sfide del gusto del piacere.