La sera di mercoledì 8 novembre ha riservato a noi studenti l’opportunità di assistere al primo incontro dedicato al libro “Il segreto italiano”. Si tratta di uno studio condotto da un team di ricerca particolarmente ricco ed eterogeneo e finalizzato a rispondere ad un interrogativo fondamentale proposto da Ali Reza Arabnia, imprenditore, Presidente e Amministratore Delegato del gruppo Gecofin Spa nonché ideatore del progetto.
Poste le molte criticità che sono innegabilmente un limite allo sviluppo dell’economia italiana, come una burocrazia spesso paralizzante, un territorio privo di significative risorse naturali, un sistema politico più volte al centro di polemiche per la sua inefficacia, un’età media della popolazione decisamente alta, com’è possibile che questo stesso Paese abbia ancora oggi una profonda incisività a livello europeo e mondiale dal punto di vista di economia e industria? Ali Reza Arabnia e Alessandro Zattoni, ordinario di Corporate strategy e Corporate governance e Direttore del Dipartimento di Impresa e Management presso Università LUISS Guido Carli, hanno ad esempio sottolineato, a tal proposito, come l’Italia spicchi al secondo posto europeo, e nei primi sette paesi a livello mondiale, nella produzione manifatturiera. Il dato è emblematico del rilievo che il Paese riveste sullo scenario economico, nonostante la molteplicità dei limiti che ancora incontra.
Il proposito dello studio è quindi stato la ricerca delle cause che hanno guidato e che tutt’ora sostengono questo sviluppo, incentrandosi su tre principali tematiche. In primo luogo, “Il segreto italiano” analizza il concetto di leadership e la relazione tra imprenditore, manager e lavoratore, grazie ad uno studio condotto da Rosanna Gallo, Maura Pozzi, Elena Sischarenco e Andrea Colli. Si tratta di studiosi appartenenti agli ambiti storico, psicologico e antropologico che, attraverso una varietà di metodi di analisi e raccolta dati, hanno potuto restituire un interessante profilo di diverse aziende, appartenenti alla categoria delle medie imprese italiane, o “imprese del quarto capitalismo”. Lo studio ha reso il quadro di un rapporto interpersonale virtuoso, caratterizzato da coesione e adesione emotiva e spirituale ad un progetto collettivo, che mostra caratteri di originalità nel panorama internazionale.
Segue poi un’altra importante area di interesse: la collocazione dell’impresa in un territorio e il tipo di dialogo che questa riesce ad avere con il contesto locale. La ricerca è stata gestita da Mario Perugini, Maura Pozzi, Giacomo Balduzzi e Alessandro Zattoni, che hanno analizzato il rapporto tra azienda e territorio soffermandosi prima sul concetto di embeddedness, ossia sulla creazione di tale relazione virtuosa, poi su un particolare esempio di questa valida collaborazione, il distretto ceramico di Sassuolo.
Infine, l’ultima parte dell’opera si propone di fornire un quadro di più ampia prospettiva storica, analizzando le radici dell’imprenditorialità italiana e la loro eredità nella produzione attuale. Si tratta di un processo evolutivo che mostra i primi tratti distintivi in età umanistica, in un contesto sociale ed economico estremamente dinamico, e che poi matura sulla spinta della propria vivace creatività nella nascita, durante il secondo dopoguerra, del Made in Italy come garanzia di qualità e originalità italiana nei settori di punta della produzione. Uno sguardo è anche riservato ad un altro importante settore della storia dell’economia nazionale, ossia l’ecosistema venutosi a creare grazie all’apporto produttivo degli italiani emigrati all’estero, origine di una rete di relazioni ancora oggi virtuosa. Questo studio è stato condotto da Alessandro Zattoni, Carlo Marco Belfanti, Giacomo Balduzzi e Fabio Rugge.
La polifonia e pluralità di apporti ed esperienze all’interno del gruppo di ricerca costituiscono senz’altro un valore aggiunto, a cui si unisce anche il contributo dei numerosi imprenditori coinvolti, che hanno potuto garantire una componente concreta e pratica decisiva nel completare ulteriormente uno studio che si propone una prospettiva il più possibile completa sull’economia italiana e sulla sua storia passata, presente e futura. I prossimi incontri saranno quindi dedicati all’approfondimento delle singole tematiche trattate nel libro, cercando di restituire anche il carattere composito di questa ricerca grazie all’intervento di alcune delle persone che vi hanno preso parte.