Nella serata di lunedì 13 Novembre si è tenuto nell’aula magna del Collegio Lamaro Pozzani il secondo incontro del ciclo di testimonianze degli Alumni, in occasione del quale è stato invitato Sabino Titomanlio, attuale Business Director di “Movyon”, società del gruppo “Autostrade per l’Italia”. La sua carriera, tuttavia, non è limitata a quest’ultima esperienza lavorativa: egli stesso l’ha definita “un po’ particolare” durante il suo discorso.
Residente in Collegio dal 1986 al 1992, una volta laureato presso l’Università La Sapienza di Roma in Ingegneria Elettronica viene infatti assunto come analista dalla società “I.D.S.”, leader europea nell’ambito della progettazione di sistemi elettromagnetici, grazie alla quale ha modo di avvicinarsi per la prima volta all’industria aerospaziale. Dopo una prima parte della carriera a detta sua più “tecnica”, il Direttore Titomanlio inizia poi a ricoprire ruoli da manager e consulente rispettivamente presso “Eutelsat”, “Open Fiber”, e infine presso “Movyon” dal giugno del 2022, sempre con un particolare riguardo all’innovazione tecnologica, linea comune a tutte le sue esperienze lavorative, per quanto estremamente variegate.
In seguito a una breve presentazione del proprio percorso professionale, l’ospite si è focalizzato su alcuni dati volti a sottolineare l’importanza economica e territoriale del gruppo “Aspi”: tra questi, ad esempio, i 3000 chilometri di estensione dell’apparato autostradale, o i 4.6 milioni di clienti al giorno. Una così vasta mole di transiti genera, a detta del Direttore, una altrettanto ingente quantità di dati, che facilmente si predispongono ad essere sfruttati nel periodo della transizione digitale in cui viviamo oggi. È dunque contestualmente a tale processo che una infrastruttura quale è ad esempio il gruppo “Autostrade per l’Italia” può diventare una piattaforma; trasformazione auspicabile in un’epoca in cui le prime società per capitalizzazioni sono per gran parte digitalizzate.
L’ospite ha parlato in particolare delle misure che la sua società “Movyon” sta cercando di disporre in favore di questo processo. Il progetto in questione prende il nome di “Progetto Mercury”, e si articola sui seguenti punti salienti:
Ognuno di questi principi è volto a rendere l’esperienza del guidatore sempre più personalizzata: da una tariffa più mirata rispetto ai servizi di cui usufruisce, come ad esempio una differenza di prezzo per i transiti per svago o per lavoro, a pedaggi in base alle quantità di CO2 emesse dalla macchina. Tali dati saranno reperibili grazie al dialogo tra l’apparato infrastrutturale autostradale e la macchina stessa, che le case automobilistiche stanno rendendo sempre più interconnessa.
L’incontro si è poi concluso con alcuni interventi da parte dei collegiali, e con la precisazione da parte del Direttore che il processo di digitalizzazione che vedrà come protagonista il gruppo Aspi avrà, oltre che un risvolto economico, anche importanti conseguenze sulla sicurezza delle infrastrutture.