In data lunedì 22 gennaio, alle ore 21, l’Aula Magna del Collegio Lamaro Pozzani è stata testimone di un evento di particolare rilevanza per gli studenti della struttura. Tre dottorandi, Hajar Akhoutir, Amani Najlaoui e Edi Khannous, hanno condiviso le loro ricerche e esperienze accademiche con i presenti, offrendo uno sguardo approfondito su ambiti di studio di grande interesse e attualità.
La serata ha preso il via con la presentazione di Hajar Akhoutir, dottoranda presso l’Università di Roma Tre. Il suo percorso accademico, che parte da una laurea in Fundamental Biology con specializzazione sugli aspetti cellulari e molecolari, si è sviluppato fino ad approdare ad un dottorato incentrato sulla caratterizzazione di patogeni nel gruppo ESKAPE, istituito dalla Farnesina. Il gruppo ESKAPE è noto per la sua forte resistenza agli antibiotici, un fenomeno che costituisce una sfida significativa nel campo della salute pubblica. Le sue ricerche promettono di gettare luce su nuove strategie per il controllo delle malattie causate da questi patogeni.
A seguire è intervenuta Amani Najlaoui, dottoranda presso l’Università di Tor Vergata, la cui presentazione ha suscitato grande interesse tra gli studenti presenti. Il suo percorso accademico, che ha attraversato corsi di chimica, fisica e ingegneria meccanica, ha portato alla sua tesi di laurea con l’Università di Houston, incentrata sulla predizione dei malfunzionamenti delle macchine tramite tecniche statistiche. Attualmente, Amani si dedica allo smontaggio delle batterie per semplificarne il riciclo, utilizzando innovative metodologie che combinano l’intelligenza artificiale e l’analisi delle immagini. La sua ricerca potrebbe contribuire in modo significativo alla gestione sostenibile dei rifiuti tecnologici, un tema di crescente importanza nell’attuale contesto ambientale.
Infine, è stata la volta di Edi Khannous, dottorando originario della Tunisia, il cui lavoro nel campo della matematica applicata alla finanza quantitativa ha catturato l’attenzione dell’audience. Il suo dottorato, sviluppato in collaborazione con ENEL e l’Università di Tor Vergata, si concentra sull’analisi dei mercati finanziari, sulla gestione dei rischi e sull’ottimizzazione delle strategie di investimento utilizzando strumenti derivati e tecniche di calcolo stocastico. Il cuore della ricerca di Edi è la sua tesi, che si basa su concetti chiave quali i “rough paths” (i percorsi, come i prezzi degli asset nel tempo), le “signature transforms” (serie infinite di integrali che contengono informazioni sui paths) e l’applicazione di tecniche di machine learning per modellizzare quest’ultime.
L’importanza di eventi come questo risiede nella possibilità offerta agli studenti di entrare in contatto con le frontiere della ricerca accademica e di cogliere le implicazioni pratiche e sociali delle conoscenze acquisite. Le presentazioni di Hajar, Amani ed Edi hanno offerto uno stimolante spaccato delle possibilità offerte dal mondo accademico, sottolineando l’importanza della ricerca interdisciplinare e dell’innovazione nell’affrontare le sfide del nostro tempo.