Il prof. Giuseppe Parlato, allievo di Renzo De Felice, ha discusso con gli allievi del “Lamaro Pozzani” le differenze tra i concetti di Destra e Sinistra, oggetto più che ventennale dei suoi studi. Dopo aver ricostruito le principali dinamiche della politica italiana dall’Unità alla prima guerra mondiale, il prof. Parlato si è soffermato sul ventennio fascista, sottolineando gli effetti di lungo periodo di un’esperienza che non si proponeva all’interno delle categorie tradizionali di destra e sinistra. Nel dopoguerra, e fino agli anni ’90, le formazioni politiche italiane si mantennero riluttanti a definirsi “di destra”; tanto che lo stesso MSI, rifiutando di collocarsi economicamente a destra, preferiva definirsi come “destra nazionale”. Paradossalmente, la destra è tornata in auge solo dopo il crollo delle ideologie e la crisi – per non dire la scomparsa – delle culture politiche. PDL e PD sono partiti di massa senza una precisa ideologia da applicare alla società, e di solito le elezioni premiano il partito più carismatico e commerciale. Per evitare che destra e sinistra diventino solo dei comportamenti, dei “vestiti”, e che la politica si riduca solo a un esercizio amministrativo, il prof. Parlato ha chiuso il suo excursus storico proponendo di recuperare lo spessore del dialogo culturale attraverso istituzioni e fondazioni, luoghi di confronto non apolitici ma pre-politici che possano diventare delle vere “case del pensiero”.