Enrico Spacone, laureato del Collegio e attualmente professore ordinario all’Università di Chieti-Pescara, specializzato in campo sismico, ha parlato delle conseguenze del terremoto che ha sconvolto L’Aquila e gran parte dell’Abruzzo nella prima settimana di aprile.
Il suo intervento è stato un incrocio continuo di riflessioni, emozioni personali e dati tecnici risultanti dall’analisi degli eventi e, soprattutto, dei danni, che in questo mese egli ha avuto modo di esaminare accuratamente.
Il suo compito è stato quello di guidare squadre per verificare l’agibilità di ogni tipo di struttura, dalle scuole agli ospedali, dagli edifici per le attività produttive alle abitazioni civili, passando per i centri storici dei comuni colpiti.
Il giudizio che ha espresso sull’operato delle istituzioni e della Protezione Civile è stato sostanzialmente positivo, pur con la sottolineatura della opportunità di un maggior coinvolgimento delle istituzioni locali. Ricco anche il dibattito successivo all’esposizione del prof. Spacone, con gli interventi di studenti di Ingegneria Civile ed Architettura, ma anche di studenti che hanno vissuto più da vicino, anche attraverso le loro famiglie, l’esperienza del terremoto.