L’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025, tenutasi al Collegio giovedì 7 novembre 2024, ha offerto una serie di riflessioni di rilievo sul mercato finanziario e sul ruolo della formazione per le future generazioni di professionisti. L’incontro si è aperto con il saluto del presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro Maurizio Sella, che ha ricordato i 50 anni di attività della CONSOB, evidenziando l’importanza del collegio come fucina di competenze in ambito economico e finanziario.
Il cuore dell’incontro è stato l’intervento dell’economista e presidente della CONSOB Paolo Savona, che ha offerto una prospettiva storica e attuale sul mercato finanziario italiano. Savona ha ricordato come, dalla rivoluzione industriale del XIX secolo, la crescita del PIL sia sempre stata strettamente connessa all’innovazione tecnologica. Ha espresso alcune considerazioni sull’importanza del circolo di Vienna nella promozione dell’industrializzazione dell’infosfera, sottolineando il ruolo cruciale che questi sviluppi tecnologici hanno nell’economia contemporanea e le nuove sfide che ne derivano.
Savona ha anche posto l’attenzione sul ruolo delle banche centrali e sulle sfide che queste devono affrontare in un contesto economico sempre più globalizzato e complesso. La sua analisi si è concentrata sulle criptovalute e sul loro crescente impatto, osservando come queste nuove monete digitali possano influire sulla capacità dei governi di mantenere un controllo efficace delle scelte monetarie e finanziarie. Savona ha descritto le criptovalute come un fenomeno che, se non governato adeguatamente, potrebbe alterare in maniera significativa l’equilibrio economico esistente.
L’intervento si è concluso con una riflessione critica: secondo Savona, l’Italia e altri paesi potrebbero trovarsi in un futuro prossimo in una posizione di vulnerabilità, in cui la capacità di scelta su aspetti economici e sociali fondamentali potrebbe ridursi sempre di più. Citando Kierkegaard, ha affermato: “Per l’uomo arriva un momento in cui non ha più libertà di scelta, non perché ha scelto, ma perché non lo ha fatto e altri hanno scelto per lui”. Con questa riflessione, Savona ha lanciato un monito sulla necessità di prendere decisioni consapevoli per evitare di lasciare che siano altri a determinare il futuro economico e sociale del Paese.
Dopo questi spunti teorici, il Cavaliere del Lavoro Luigi Abete ha offerto una riflessione sui valori e sulle radici del collegio, ricordando con affetto e rispetto Antonio Lamaro ed Enrico Pozzani, fondatori di quella che ha definito “non solo un luogo di studio, ma anche una comunità”.
A conclusione dell’evento è stato assegnato il Premio Paola Piccini Tosato, un riconoscimento nato grazie all’impegno del Cavaliere del Lavoro Gian Luigi Tosato e destinato a progetti che uniscano la cura per il bene comune, l’etica della responsabilità e i valori della cultura dell’impresa. Tra i partecipanti di questa edizione, Davide Brambilla, Franco Chiarini, Fabrizio Core e Tecla Rodi. Michele Plati e Letizia Pandini sono invece stati i vincitori del premio, rispettivamente per l’inclusione e l’integrazione di persone con disabilità nella società e nel mondo del lavoro, e per la creazione di un progetto educativo per giovani madri a Nairobi, dimostrando come l’educazione possa essere un veicolo di progresso per il Paese.
Le parole conclusive sono state affidate a Michele Plati, che ha sottolineato l’importanza di una formazione che sappia non solo offrire conoscenze, ma anche orientare i giovani verso una visione etica e responsabile del lavoro, auspicando un futuro in cui i giovani siano non solo professionisti capaci, ma anche cittadini consapevoli.