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Scienze Farmaceutiche a Latina: visita alla BSP Pharmaceuticals del Cavaliere del Lavoro Aldo Braca

03.02.2025

di Beatrice Costigliola

Una giornata all’insegna dello sviluppo e dell’innovazione quella che la delegazione di studenti del Collegio Universitario “Lamaro Pozzani” ha vissuto presso la BSP Pharmaceuticals di Latina. I collegiali, accolti calorosamente dal Cav. Lav. Aldo Braca e dal suo team di operatori, hanno avuto modo di conoscere una punta di diamante nel mondo della farmaceutica. Questa realtà imprenditoriale, come è emerso dalle parole del Dott. Giorgio Ciacciarelli, Human Resources Director per BSP Pharmaceuticals, è “istituzionalmente giovane”, essendo nata nel 2006 dall’acquisto dell’edificio che ospitava uno stabilimento della Tetrapak, proprio a Latina. Oggi l’azienda spicca per un fatturato sempre in crescita – si parla di un incremento dal 2019 al 2022 del 20-22% annuo – e per un’espansione continua del Campus grazie agli investimenti volti a consolidare la crescita attraverso un piano strategico orientato al 2032. Sicuramente un’azienda giovane, ma in cui confluisce l’esperienza di altissima qualità del Cav. Lav. Aldo Braca, che comincia nel 1970 la sua carriera professionale nel settore dell’industria farmaceutica all’interno dell’azienda multinazionale Bristol Myers (oggi Bristol Myers Squibb), poi, sulla base dei successi professionali ottenuti, assume la posizione di Presidente Mondiale del network di Produzione della Bristol Myers Squibb, con la responsabilità di 32 siti produttivi nel mondo e oltre 10.000 dipendenti.

Dal 2006 è fondatore, presidente e amministratore delegato della BSP Pharmaceuticals Spa, azienda farmaceutica la cui attività si focalizza nel fornire servizi di sviluppo, produzione per sperimentazione clinica e forniture commerciali per antitumorali innovativi. L’idea originale, spiega il Cav. Lav. Braca, è stata quella di entrare sin dall’inizio nella nicchia dell’oncologia che per necessità oggettive è una delle aree terapeutiche in cui a livello mondiale ogni anno si riscontra un incremento di nuovi farmaci mirati soprattutto ad avere un’efficacia maggiore e a ridurre gli effetti collaterali.

“Inizialmente abbiamo approcciato quest’area supportando quella che era la chemioterapia più classica, per cui gli agenti antitumorali più comunemente usati che vengono classificati come small molecules, entità chimiche di sintesi mirate a un’azione terapeutica a discapito dell’efficacia sugli effetti collaterali sulle altre cellule.”

Questo l’approfondimento del Dott. Giorgio Salciarini, Head of Sales, davanti all’affermazione orgogliosa del Cav. Lav. Braca: “Intorno al 2012 negli USA hanno cominciato a sviluppare anticorpi monoclonali coniugati e noi l’abbiamo presa come una grande ambizione: ci siamo messi subito in campo”.

Aggiunge il Dott. Salciarini: “Bisognava trovare un farmaco che potesse intervenire in maniera ordinata soltanto sulle cellule malate. Viaggiano sicuramente in questa direzione gli ADC, farmaci che combinano una componente biologica e una chimica ereditata dalla chemioterapia classica e stanno dando dei risultati molto efficaci, per cui hanno aperto una prospettiva molto buona per l’identificazione di farmaci sempre più specifici, mirati e naturalmente efficaci”.

La bioconiugazione, nella quale la BSP è specializzata, consiste nel coniugare tra loro molecole delle quali almeno una è una biomolecola, in genere un anticorpo, una proteina o un oligonucleotide. La tecnologia dei coniugati farmaco-anticorpo (ADC) utilizza anticorpi monoclonali per trasportare principi attivi farmaceutici alle cellule bersaglio. Nella sua forma coniugata, un principio attivo mostra un’attività terapeutica più selettiva nei confronti delle cellule bersaglio, evitando le altre. Questa tecnica di bioconiugazione è utilizzata per una veicolazione del farmaco mirata e più sicura attraverso lo sviluppo delle cosiddette large molecules. 

Tra ingegneri, ricercatori, tecnici, i circa 1500 dipendenti della BSP non si occupano solo di questo: la principale attività di BSP Pharmaceuticals è la produzione di principi attivi farmaceutici (API) biologici attraverso processi biotecnologici avanzati. Tra questi ci sono gli stessi anticorpi monoclonali che vengono creati tramite colture cellulari o fermentazione.

Il processo di produzione di API biologici è molto complesso e prevede diverse fasi, dalla coltura cellulare alla purificazione del principio attivo prodotto attraverso una serie di fasi di filtrazione e cromatografia per eliminare le impurità, fino al controllo di qualità estremamente rigoroso. Essendo infatti un’azienda che lavora nel settore farmaceutico, BSP Pharmaceuticals deve rispettare norme molto stringenti, come le Good Manufacturing Practices (GMP) e le normative della FDA (Food and Drug Administration) e dell’EMA (European Medicines Agency). Ciò significa che ogni fase del processo produttivo è regolata da standard di qualità e sicurezza molto elevati.

L’azienda sottopone i suoi impianti a ispezioni periodiche per mantenere la certificazione GMP, che garantisce la produzione di farmaci sicuri e di alta qualità. Inoltre, BSP Pharmaceuticals adotta procedure di tracciabilità per monitorare ogni lotto prodotto e garantire che ogni farmaco distribuito sia conforme agli standard di sicurezza.

BSP Pharmaceuticals è attivamente coinvolta nell’attività di ricerca e sviluppo (R&D), specialmente in relazione alla produzione di nuovi farmaci biologici e al miglioramento dei processi di produzione. La vera ricerca tuttavia viene dagli Stati Uniti e dal Giappone, partner significativi della BSP, più che dall’Europa, dove è più difficile lo sviluppo. Nonostante abbia sede in Italia, il footprint dell’azienda è globale e serve più di 120 nazioni e mercati a livello mondiale, sia per supportare studi clinici che per prodotti commerciali.

Generalmente la BSP Pharmaceuticals produce principi attivi o farmaci finiti su richiesta di altre aziende, che potrebbero non avere impianti di produzione propri. In questo caso, BSP Pharmaceuticals gestisce il processo produttivo, dalla progettazione alla realizzazione del prodotto finale, che viene poi commercializzato dal cliente.

I collegiali, dopo questa breve presentazione, sono stati accolti da alcuni operatori dell’azienda per fare un tour dei luoghi in cui avvengono le fasi produttive, così da poter concretamente capire, anche indossando gli abiti sterili del mestiere, cosa significhi lavorare nel contesto della BSP, avere a che fare con un’automazione di ultimo livello, gestire la responsabilità di singoli processi. Attraversando i corridoi tra i locali, ognuno con diversi livelli di sterilità, si è potuto osservare dove avviene la produzione di farmaci, principalmente in forma di soluzioni iniettabili, che devono essere prive di contaminazioni microbiche e particolati, fino al confezionamento in contenitori sterili (siringhe, flaconi, fiale) sotto condizioni di asepsi. Un ultimo sguardo è stato rivolto al settore di produzione di compresse e capsule per medicinali a somministrazione orale.

A colpire particolarmente è stata inoltre l’elevata quota giovanile dell’azienda, tale da dare l’impressione di trovarsi non in un polo produttivo, ma in un campus universitario aperto alla ricerca e allo sviluppo. Del resto l’azienda ha attivato partnership con La Sapienza di Roma e la Federico II di Napoli, per far conoscere ai giovani universitari un mondo altamente innovativo e qualificato e per identificare candidati interessanti per le necessità momentanee dell’azienda e prevedere, se possibile, un’introduzione anticipata.

Infine, BSP Pharmaceuticals pone un forte accento sulla sostenibilità ambientale e sull’innovazione. Gli impianti di produzione sono progettati per minimizzare l’impatto ambientale, riducendo il consumo di risorse naturali, le emissioni di CO2 e i rifiuti; l’azienda investe costantemente in nuove tecnologie per migliorare l’efficienza energetica e l’automazione dei processi produttivi.

La BSP Pharmaceuticals a Latina è un polo avanzatissimo, che con un impegno costante nell’innovazione, nella qualità e nel rispetto delle normative internazionali si erge come punto di riferimento per lo sviluppo del settore farmaceutico in Italia e nel mondo: una fucina di giovani menti supportate dall’esperienza di chi, come il Cav. Lav. Braca e il suo team, sono pronti a scommettere sul futuro inesauribile della ricerca.