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Un Collegio per i più meritevoli | Quotidiano Nazionale (14 aprile 2025)

14.04.2025

articolo pubblicato su Quotidiano Nazionale – 14 aprile 2025

Il merito è tutto loro. Se oggi ricoprono alti incarichi nel mondo delle istituzioni, della pubblica amministrazione, dell’impresa, a tutto vantaggio del capitale sociale della Repubblica, lo devono solo al loro impegno e alla loro tenacia. Ma ciascuno degli studenti del Collegio universitario “Lamaro Pozzani”, indipendentemente dall’anno in cui si è laureato e subito catapultato nel mondo del lavoro, nutre ancora oggi un senso di gratitudine per quella struttura istituita a Roma dalla Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro che lo ha ospitato e formato nel corso degli anni di studio.

Storie di talento

E così per Pietro Cutaia, in tasca una laurea in giurisprudenza a Tor Vergata e uno spiccato interesse per il diritto della concorrenza italiano e dell’Ue che è diventato il suo pane quotidiano entrando, giovanissimo, nello studio legale internazionale Cleary Gottlieb, tra i primi trenta al mondo per fatturato. Ma anche per Alberto Lorenzet, un genietto della chimica, studente della Sapienza, oggi Manifacturing engineer del colosso degli occhiali EssilorLuxottica. O anche Donato Sambugaro, una vera passione per le lettere classiche tanto da meritarsi il riconoscimento di “Laureato Eccellente” della Fondazione Roma Sapienza e l’Associazione Alumni dell’Ateneo romano. Oggi è manager nell’area di Comunicazione digitale e Advcrary di Comin e Partners, la società di consulenza strategica da 16 milioni di fatturato.

Vivaio di eccellenze

Ma di esempi se ne possono fare tanti, dal fisico specializzato nello sviluppo di rivelatori di particelle, Roberto Soleti, alla più giovane vincitrice del concorso in magistratura, Serena Berenato, all’astrofisico Fabio Pacucci, che lavora all’Università di Harvard e allo Smithsonian Astrophysical Observatory occupandosi di galassie e buchi neri.

Una casa per lo studio e la crescita

Sono più di seicento i ragazzi passati per quella palazzina di via Saredo, 5 piani immersi nel verde del quartiere Tuscolano, divenuta residenza universitaria grazie alla determinazione del presidente della Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro Enrico Pozzani e alla generosità dell’imprenditore Antonio Lamaro, che donò il terreno e l’edificio. Un pezzetto di vita trascorsa tra le aule di studio, la biblioteca, la mensa, la palestra, l’area relax, che tutti associano alla parola famiglia.

Apertura internazionale e formazione integrata

Dal 1971, anno del taglio del nastro, la struttura si regge sulle risorse messe a disposizione dai Cavalieri del lavoro. Il Collegio ospita ogni anno circa 70 studenti provenienti da tutta Italia e iscritti a diversi corsi di laurea, selezionati attraverso prove particolarmente rigorose. Si accede per merito e per merito si resta: ogni anno gli studenti devono confermare la loro presenza, dimostrando di aver seguito tutti i corsi previsti dal programma interno, di aver superato le relative prove e di essere in regola con la propria università per numero di crediti formativi conseguiti e media.

Dal 2018 le porte sono aperte anche agli studenti di dottorato internazionali che sono iscritti o che svolgono attività di ricerca presso le università romane. L’obiettivo è contribuire alla formazione di giovani in grado di raggiungere posizioni di responsabilità in ogni ambito lavorativo, grazie a un’esperienza culturale e umana caratterizzata da una varietà di contenuti per stimolare curiosità e senso critico. Per questo motivo la struttura non offre solo l’ospitalità, ma anche programmi didattici integrativi di alta qualità, corsi di lingue, incontri con personalità del mondo istituzionale, imprenditoriale e della cultura, esperienze all’estero e scambi internazionali.

Il comitato scientifico

A coordinare le attività di formazione del Collegio è il Cavaliere del lavoro Luigi Abete, presidente della Fondazione Bnl, affiancato da un comitato scientifico di cui fanno parte Sebastiano Maffettone, direttore dell’Osservatorio di etica pubblica Ethos della Business School Luiss, Patrizio Bianchi, economista e accademico, già ministro dell’Istruzione nel governo Draghi, e Luigi Nicolais, già presidente del Cnr e professore emerito di Scienza e Tecnologia dei Materiali presso l’Università, Federico II di Napoli.

Maurizio Sella: Affermiamo il valore dell’eccellenza

“Con il Lamaro Pozzani – spiega Maurizio Sella, presidente della Federazione dei Cavalieri del Lavoro – affermiamo il valore della formazione d’eccellenza, basata sul merito e la valorizzazione dei giovani talenti, quale leva strategica per la crescita sociale ed economica del Paese”.

L’ingresso nel mondo del lavoro

Da un’indagine svolta pochi anni fa sui destini professionali dei laureati del Collegio è emerso che il 41,7% di loro ha raggiunto posizioni dirigenziali nel settore dell’impresa e il 18,9 % è impegnato nel settore della, ricerca come docente universitario o ricercatore di alto livello. Il 12,546 dei neo laureati, invece, occupa posizioni negli organi costituzionali (Camera, Senato, Corte Costituzionale), nelle organizzazioni internazionali e monetarie e nelle alte magistrature. I tempi di inserimento nel mondo del lavoro dopo l’esperienza formativa nel Collegio sono risultati straordinariamente brevi.

Particolarmente rilevante è il dato che vede accedere al mondo del lavoro, in meno di un mese, 6 neolaureati del Collegio su 10. Nel 2019 il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, lo ha riconosciuto come “Collegio Universitario di Merito”. E l’esperienza del “Lamaro Pozzani” continua anche dopo gli anni dell’università: gli ex allievi sono ancora in contatto attraverso l’Associazione Alumni del Collegio universitario dei Cavalieri del lavoro. Un modo per conservare e condividere quella, preziosa lezione sul merito.

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