Nicola Verola è uno dei numerosi laureati del Collegio che hanno intrapreso la carriera diplomatica. Da sempre attento ai “nodi” cruciali del processo di integrazione europea, il dott. Verola, che è adesso in partenza per gli Stati Uniti, ha approfondito con gli studenti le ragioni profonde della situazione delicatissima che si è venuta a creare per l’Unione con la crisi greca. Il Trattato di Lisbona, con le sue luci e alcune ombre, soprattutto in materia di politica estera e governance economica, si trova già sottoposto ad una verifica importante, che rilancia la sfida di un vero e proprio cambio di paradigma: dalle tradizionali metodologie negoziali, spesso accusate di tradire un’impronta essenzialmente tecnocratica e per questo inadatte alle nuove tematiche distributive e valoriali, a un sistema più “politico” e sovranazionale, ispirato ad una logica maggioritaria all’interno del Consiglio dell’Unione. Tuttavia, il processo non è né irreversibile né inevitabile: le sue sorti dipenderanno dalla volontà dei singoli governi, tutt’altro che scontate in periodi di crisi.