Il direttore de “l’Unità” ha inizialmente illustrato il percorso del giornale nel lungo periodo che va dalla sua fondazione ai nostri giorni, sottolineando in particolare il suo ruolo come vero e proprio paradigma della storia della sinistra italiana nell’ultimo cinquantennio. Il quotidiano, infatti, alle origini strettamente legato al Partito Comunista Italiano, si è col tempo aperto a una sinistra “umanista” in un orizzonte democratico, nel quale anche l’impegno attivo del mondo cattolico, dal quale lo stesso sardo proviene, assume rilevanza.
“L’Unità”, poi, non è stata solo uno strumento di battaglia politica e ha seguito tutte le vicende della nostra repubblica parlamentare, contribuendo alla diffusione di una cultura costituzionale che può essere letta come una eredità condivisa per il paese.
Sono state quindi toccate grandi tematiche che hanno segnato la storia contemporanea, quali la nascita della Repubblica, il ruolo dei partiti, l’allargamento della parabola democratica negli anni ‘70, il crollo dei collateralismi, la crisi della prima Repubblica e infine il tentativo di slancio verso politiche sociali più mature a livello europeo. Il direttore Sardo, guardando alle sfide che oggi si presentano al nostro paese, ha espresso l’auspicio di un costruttivo confronto interpartitico e di un’apertura a politiche europee intelligenti.