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Giovanni Brauzzi: l’importanza della giusta “attitudine” nella diplomazia

Incontro con Giovanni Brauzzi, laureato del Collegio Universitario e oggi Direttore Centrale per la sicurezza, il disarmo e la non proliferazione nell’ambito della Direzione generale per gli affari politici e di sicurezza della Farnesina.

Il termine “diplomazia” ha, nella sua origine greca, lo stesso significato di “origami”: far assumere a fogli cartacei le fattezze della realtà. In qualche modo, è quello che fanno i diplomatici: salvaguardare i valori e gli interessi del paese tentando di organizzare su carta la gestione di affari e problematiche internazionali. Questa osservazione ha aperto l’incontro di lunedì 28 gennaio con Giovanni Brauzzi, laureato del Collegio Universitario e oggi Direttore Centrale per la sicurezza, il disarmo e la non proliferazione nell’ambito della Direzione generale per gli affari politici e di sicurezza della Farnesina.

Il mondo della diplomazia è stato esplorato nei suoi aspetti fondamentali inserendo la visione di nazione in un contesto multilaterale, caratterizzato da interessi da tutelare, minacce e rischi di crisi internazionale. I numerosi riferimenti alla storia e all’attualità hanno mostrato l’importanza, durante una crisi, della capacità di individuare misure atte a rafforzare la fiducia reciproca tra paesi. L’approccio da adottare in questi casi deve essere olistico e occorre guardare ai problemi in maniera coordinata e da varie prospettive. L’attitudine con cui si affronta la realtà – ha sottolineato il Ministro Brauzzi – è determinante per l’equilibrio e la stabilità del sistema nazionale e internazionale.