Il 22 maggio 2014 il Collegio ha ospitato la professoressa Salvemini, che ha rappresentato il CNEL nell’iniziativa di collaborazione con l’ISTAT che ha portato alla realizzazione del primo rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (BES).
L’idea fondamentale è quella che il Pil non sia sufficiente a misurare il progresso reale di una società, che passa piuttosto – come la Professoressa Salvemini ha sottolineato ricordando una celebre affermazione di Robert Kennedy – per molti e diversi parametri e variabili. In questa prospettiva sono stati individuati dodici domini: salute; istruzione e formazione; lavoro e conciliazione tempi di vita; benessere economico; relazioni sociali; politica e istituzioni; sicurezza; benessere soggettivo; paesaggio e patrimonio culturale; ambiente; ricerca e innovazione; qualità dei servizi. Per ciascuno di essi sono poi stati selezionati gli indicatori considerati più rilevanti e sono state svolte delle approfondite analisi a livello anche regionale. Si tratta di un primo passo, che era tuttavia indispensabile per far uscire la stessa ricerca in campo economico dalle aporie di modelli che hanno tentato tante volte e sempre invano di “dimostrare” quale sia la strada maestra per la felicità.