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“To do more with less”: il bisogno di semplificare il sistema universitario italiano.

“To do more with less”: il bisogno di semplificare il sistema universitario italiano.

Lunedì 17 novembre il Collegio ha ospitato Carla Barbati, professoressa ordinaria di Diritto Amministrativo presso Milano-IULM  e vicepresidente del CUN (Consiglio Universitario Nazionale). L’incontro si è sviluppato attorno al problema delle complicazioni burocratiche all’interno delle istituzioni universitarie, che causano inutili sprechi di risorse e di energie. Il mondo accademico, la ricerca e il loro funzionamento dovrebbero essere riconosciuti come elementi essenziali per la crescita e il miglioramento del paese, ma oggi, più che mai, l’università è lasciata sola e trattata come un settore di limitata importanza, a tal punto da non essere efficacemente presidiata. 
La necessità di razionalizzare gli apparati dello Stato ha condotto ad una spending review solo quantitativa, mentre si sono moltiplicati i soggetti regolatori: il Parlamento, il Governo, il Ministero,  l’ANVUR (organo valutatore, diventato di fatto anch’esso regolatore) e infine i vari centri presso gli atenei, con il risultato di una confusionaria gestione di pura legiferazione, con norme sempre più numerose e dettagliate. Alla luce di ciò,  la professoressa ha evidenziato l’esigenza di una semplificazione che permetta anche all’Italia di competere nella “caccia ai talenti” e nella ricerca e rompa finalmente questa spirale di ipertrofia regolatrice. Dopo aver sottolineato l’accezione oramai solo negativa della burocrazia ed esaltato il modello di leggerezza da questa tanto lontana, Carla Barbati invita gli studenti ad occuparsi di quel che succede nell’università italiana, la quale rimane comunque il simbolo di una ricchezza culturale, soprattutto umanistica, ammirata dal resto del mondo.