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Al via il nuovo anno accademico, sguardo verso impresa e formazione del futuro

05.12.2018

di Noemi Palmeri e Giulio Pecile

“Senza il lavoro non c’è né libertà né dignità”. Questa è l’emblematica considerazione di Antonio D’Amato, presidente della Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro, che meglio riassume la visione dell’impresa italiana espressa nel suo intervento oltre che il tema de “Il Fattore Umano- Lo Spirito del Lavoro”, docufilm di Giacomo Gatti realizzato per l’impresa Inaz, guidata dal Cavaliere del Lavoro Linda Gilli. Il documentario è una “storia di storie”, racconta dieci realtà virtuose di impresa italiana, spaziando dalla viticultura al fumetto, passando per la conservazione dei beni culturali. Leit motiv è l’orgoglio nel lavoro come espressione di professionalità e di realizzazione di sé.

L’inaugurazione prosegue con l’intervento di Gaetano Manfredi, rettore dell’ateneo partenopeo Federico II e presidente della Confederazione dei Rettori Italiani. Prendendo spunto da recenti statistiche sui livelli di istruzione e formazione superiore, il rettore sottolinea il contrasto che si forma tra l’eccellenza italiana nella produzione di pubblicazioni accademiche e la scarsa capacità di trasformare le idee in prodotto e sviluppo; nel contesto della “economia della conoscenza” ciò non è accettabile. Dopo aver esposto la cosiddetta teoria popcorn, secondo la quale gli effetti dei più profondi mutamenti sociali sono apprezzabili solo alla fine di questi ultimi, il professor Manfredi evidenzia che la rivoluzione che stiamo vivendo adesso – la cosiddetta rivoluzione “4.0” – presuppone un’esponenziale accelerazione dello sviluppo e conseguenza immediata di ciò è la necessità di una continua formazione.  Non è più pensabile, quindi, che un lavoratore si super-specializzi in una limitata area di competenza e per questo si sta affermando in tale ambito un nuovo modello, il T-shaped che, all’asse verticale della specializzazione, ne affianca uno orizzontale delle soft skills.

L’intervento si conclude con delle previsioni sull’evoluzione del mercato del lavoro secondo cui si assisterà a una progressiva automazione delle mansioni a basso livello di formazione e ad un aumento della domanda di lavoratori eccellenti per capitale umano, sociale e culturale. Infine il rettore cita il modello del Complesso universitario San Giovanni a Teduccio di Napoli, che brilla per la capacità di valorizzare l’alta formazione ed essere ponte fra le aziende ed il mondo accademico.

L’inaugurazione dell’Anno Accademico si è conclusa con la premiazione degli studenti del quinto anno, diplomati nel corso di Cultura per l’Impresa- Cav. Lav. Gaetano Marzotto, e la presentazione degli studenti del primo anno e dei nuovi dottorandi stranieri.