Il secondo incontro del ciclo tematico genere, politica ed economia si è svolto si è svolto lunedì 15 novembre con Giulia Liberatoscioli, originaria di Pescara, Responsabile Sales presso Rai Way, laureata in ingegneria delle telecomunicazioni nonché laureata del Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro (ingresso nel 1996). Emozionata di essere nuovamente in collegio, le sembra di tornare indietro di 20 anni e constata che “le cose belle non cambiano” come la stanza dove ha passato giornate intense sui libri, ma anche stretto amicizie che si sono rafforzate col tempo. Sente il bisogno etico di restituire alle nuove generazioni ciò che la residenza in Collegio le ha dato, proponendosi per noi come una fonte d’ispirazione.
Si è laureata negli anni in cui il settore delle telecomunicazioni era emergente e pertanto trova subito impiego presso il nuovo operatore di telefonia H3G, commercialmente noto con il marchio “Tre”, che si preparava al lancio del servizio sul mercato italiano, avvenuto nel marzo 2003.Inizia a lavorare con l’incarico di ingegnere verificando la qualità della rete ed è entusiasta di applicare ciò che ha imparato sui libri. Il lavoro è davvero stimolante e crede di aver trovato la sua strada come specialista tecnico, ma non tardano gli imprevisti. La società H3G nel 2005 decide di esternalizzare il ramo di azienda che si occupa di progettazione, pianificazione, esercizio e manutenzione delle infrastrutture inclusi i lavoratori, che diventano dipendenti della ditta Ericsson.
Alcune persone che con tanta passione avevano contribuito al lancio della società ora si sentono messe in disparte ma lei vede la cessione come un’opportunità di crescita e un’occasione per mettersi in gioco. Essendo rimasta affascinata dalla dialettica tra la figura commerciale e l’ufficio acquisti, approfitta del cambio d’organizzazione per inserirsi nel settore del Contract Management passando quindi ad un’occupazione meno tecnica e più commerciale. Dopo pochi mesi le viene offerta la posizione di tecnico commerciale presso un’azienda più piccola, TowerCo, dove comprende che è nell’attività del venditore che si riconosce maggiormente. A seguito di un’altra cessione passa a lavorare per Cellnex come Key Account. Durante la sua carriera riesce a creare un bagaglio di relazioni professionali che viene valutato come una grande ricchezza da Rai Way, che la assume e la nomina responsabile Sales.
Ha dovuto maturare un nuovo set di competenze per coordinare un team in prevalenza maschile in cui, però, non ha mai riscontrato nessun tipo di discriminazione. Indipendentemente dal genere, cerca di coltivare il talento dei suoi colleghi valorizzando ogni componente del team senza condizionamenti. È stata scelta anche per svolgere degli incontri nelle scuole in qualità di role model per tutte quelle persone che vorrebbero intraprendere una carriera in un determinato settore ma sono scoraggiate dagli stereotipi su quali siano i lavori adatti a ciascuno.
Da questa pluralità di esperienze ha imparato una lezione importante: anche se il percorso lavorativo non è tanto lineare quanto si vorrebbe, bisogna capire che deviare non vuol dire aver sbagliato strada ma è un’opportunità per conoscersi meglio, arricchire il proprio bagaglio di competenze e sviluppare l’intuito necessario per affrontare i cambiamenti. Quest’ultimi non devono spaventare, soprattutto in una società in cui si verificheranno in maniera sempre più repentina. L’atteggiamento migliore è cogliere l’occasione per cambiare rotta, dimostrarsi flessibili e aperti alle novità e alla contaminazione, senza lasciarsi vincere dal senso di precarietà. In tal senso, è utile avere un punto di riferimento e un modello da seguire come per lei, ad esempio, è la schermitrice italiana Beatrice Vio.
Per affrontare con serenità le sfide di questa società in costante evoluzione, Giulia Liberatoscioli ci consiglia di partire da noi stessi. È grazie alla passione per ciò che fa quotidianamente che riesce a dare sempre il massimo e vedere le novità come occasioni per l’accrescimento personale. In questo suo percorso l’hanno accompagnata costantemente le dolci note del suo violino, a cui non ha mai rinunciato nonostante la scarsità di tempo. E il suo impegno è stato ripagato perché quelle note hanno arricchito il suo curriculum vitae e sono state in diverse occasioni uno spunto per allargare anche il proprio network personale e professionale.