Nella serata del 14/02/2022 Maria Belén Trivi, dottoranda di ricerca in “Storia, disegno e restauro dell’Architettura” alla Sapienza, residente nel Collegio universitario Lamaro Pozzani, ha tenuto una presentazione riguardo “l’innovazione nella visualizzazione tecnica e grafica delle architetture storiche”.
Maria Belén Trivi è una studentessa argentina, laureata in Architettura. Tra le possibili opzioni a sua disposizione per la scelta della città in cui approfondire e mettere in pratica le conoscenze acquisite, Belén ha deciso di venire a Roma per la varietà degli stili architettonici, la storia e la cultura proprie di questa città.
Uno dei primi lavori che le è stato affidato in Italia è stato un modello 3D raffigurante un’ipotetica ricostruzione di un edificio termale romano che si trova a Locri, in Calabria, nel complesso archeologico “Casino Macri”. Questo progetto è stato finanziato dalla Regione Calabria con l’obiettivo di mettere a disposizione del pubblico uno strumento innovativo e di ottenere uno strumento scientifico per la conservazione dell’edificio romano con 2700 anni di storia.
Il metodo utilizzato da Belén e dagli altri cinque membri del gruppo di lavoro consiste nei seguenti passaggi: come prima cosa è stato effettuato il riconoscimento del sito; successivamente, sono stati elaborati i dati rilevati con il laser scanner fornito dal Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno. Il lavoro ha impegnato Belén e i suoi colleghi per circa 3 mesi.
Questo progetto evidenzia l’importanza dell’utilizzo dei modelli 3D virtuali per la conoscenza e il riconoscimento dell’eredità culturale. Essi possono essere degli strumenti di fondamentale importanza nel restauro, nella determinazione della struttura geometrica e nella conservazione delle opere architettoniche; inoltre possono contribuire, in modo notevole, alla diffusione della conoscenza.
Dopo la presentazione, si è svolto un dibattito tra Belén e gli altri studenti collegiali riguardante curiosità relative agli argomenti trattati; uno spunto di riflessione è stato rappresentato dalla costituzione del gruppo di lavoro. Quest’ultimo era costituito da architetti e ingegneri; secondo il parere di Belén, il gruppo di lavoro in cui le possibilità di ottenere risultati migliori sono più alte è quel gruppo in cui si può riscontrare interdisciplinarietà. Nel caso del progetto riguardante l’edificio termale romano, oltre ad architetti ed ingegneri, Belén ha suggerito che un’ottima soluzione sarebbe stata quella di aggiungere storici, archeologici, informatici e altri professionisti che avrebbero arricchito l’interdisciplinarietà del lavoro.
In conclusione, ringrazio Maria Belén Trivi per aver condiviso con noi i vari aspetti del progetto da lei trattato, per il tempo e la disponibilità che ci ha dedicato e, a nome di tutti gli studenti del Collegio universitario Lamaro Pozzani, le faccio i più sinceri auguri per il futuro.