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I Laureati del Collegio

I laureati rappresentano il patrimonio più importante del “Lamaro Pozzani”. Sono riuniti  nell’Associazione Alumni del Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro con l’obiettivo di realizzare un network tra quanti hanno condiviso una comune esperienza formativa e sono oggi impegnati, in posizioni di responsabilità, in diverse realtà professionali.

Profilo dei laureati

Provengono da tutte le regioni d’Italia e coprono, complessivamente, le principali aree di studio, anche se prevalgono Ingegneria e Giurisprudenza, seguite dal settore economico.

Il 95% ha conseguito una votazione finale di almeno 110, mentre l’83% ha ottenuto anche la lode.

Dopo la laurea, il 55% degli ex studenti del Collegio ha acquisito ulteriori qualifiche, spesso all’estero, impegnandosi in altri corsi di laurea, specializzazioni o perfezionamenti. In particolare, il 21% ha conseguito un master e il 23% un dottorato di ricerca.

Al seguente


Soddisfazione per l’esperienza in Collegio

La soddisfazione per alcuni aspetti dell’esperienza dei laureati presso il Collegio è stata espressa su una scala 0-10, dove 0 significa “totalmente insoddisfatto” e 10 “totalmente soddisfatto”.

I giudizi sono ampiamente positivi. I “voti” medi, infatti, si collocano molto al di sopra della soglia della sufficienza per tutti gli aspetti qui considerati. Una grande maggioranza dei laureati ha assegnato almeno “8” a ciascuno di questi aspetti.

La maggiore soddisfazione si registra per le opportunità di effettuare soggiorni all’estero (voto medio = 8,9). Seguono i rapporti con gli altri studenti ospitati presso la struttura (8,9); gli incontri con personalità delle istituzioni, della cultura, del lavoro (8,7); i rapporti con i responsabili e il personale del Collegio (8,4); la qualità della struttura residenziale e i relativi servizi logistici (8,3); la qualità dei corsi e seminari interni (8,0).

Destini professionali

Le principali risultanze dell’indagine sui percorsi professionali dei laureati del Collegio Universitario “Lamaro Pozzani” (totale profili rilevati: 528, di cui 409 periodo 1974-2009 e 119 periodo 2010-2020). La maggior parte dei laureati risulta occupata nel mondo dell’impresa (41,7%). Un terzo ricopre posizioni apicali, essendo ripartito tra la categoria degli imprenditori e dei top manager e l’alta dirigenza aziendale. Estendendo lo sguardo dall’impresa ad altri ambiti professionali, e in particolare all’università e ricerca (18,9%), agli organi costituzionali e alte magistrature/alle istituzioni monetarie e organizzazioni internazionali (12,5%), si desume che vi siano complessivamente occupati circa tre laureati su quattro. Il resto lavora come libero professionista (10,2%), nella Pubblica Amministrazione (5,7%) e in campo sanitario (4,5%).

Posizione professionale attuale (per anno di laurea)

Guardando all’attuale posizione professionale, occorre distinguere gli studenti che hanno conseguito la laurea tra il 1974 e il 2009 (409 in totale, suddivisi nei Gruppi I, I Bis, II e III) da quelli che hanno concluso gli studi tra il 2010 e il 2020 (119, ripartiti nei Gruppi IV, V, VI e VII).

I primi hanno ormai maturato una significativa esperienza nel mondo del lavoro, da cui emerge un notevole successo dei percorsi professionali. Infatti, le posizioni apicali e i docenti universitari di ruolo rappresentano il 44% del totale, mentre valgono il 51% coloro che ricoprono posizioni dirigenziali.

I laureati più giovani, pur essendo entrati nel mondo del lavoro da minor tempo, ricoprono già posizioni di rilievo in oltre il 50% dei casi, affiancati da coloro che stanno sviluppando esperienze rilevanti per raggiungere posizioni di vertice, oppure impegnati in corsi di specializzazione post-laurea o dottorati (circa il 10%).

Peraltro, un giovane laureato su tre risulta essere attualmente impegnato in un’esperienza professionale all’estero.

Tempi di inserimento nel mondo del lavoro

Per i laureati tra il 2010 e il 2020, i tempi di inserimento nel mondo del lavoro dopo l’esperienza formativa nel Collegio sono risultati straordinariamente brevi. Ben sei neolaureati su dieci hanno impiegato meno di un mese per trovare un’opportunità, una performance che si spinge fino a superare l’80% alla fine dei primi tre mesi.

Nell’arco temporale di un anno dal conseguimento del titolo risulta occupata la sostanziale totalità dei neolaureati.